Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento Futurista, il 20 febbraio 1909 pubblicò a Parigi il primo manifesto futurista sul quotidiano Le Figaro. Parigi, città decantata dai più grandi artisti del 900', evidenzio' come lo stesso Marinetti abbia pubblicato il manifesto in Francia, perchè l 'Italia, nonostante l'alone di progresso che la accompagnava, era legata a forme d'arte classiche che non lasciavano spazio alla nascita di un nuovo movimento. Il futurismo promulgava il disprezzo per la donna, per il romanticismo esasperato e il chiaro di luna. L'amore era considerato come una semplice e pura un'invenzione dei poeti. Glorificavano la guerra come sola igiene del mondo. Miravano alla distruzione dei musei, delle biblioteche e delle accademie di ogni specie, pensate come "cimitero" dell'arte. Bisognava l iberare l'Italia dalla cancrena di professori, ciceroni, archeologi ed antiquari che la rivestivano. Fu proprio a ridoss...
"La vera opera d'arte nasce dall'artista in modo misterioso, enigmatico, mistico. Staccandosi da lui assume una sua personalità, e diviene un soggetto indipendente con un suo respiro spirituale e una sua vita concreta. [...] La pittura è un'arte, e l'arte non è l'inutile creazione di cose che svaniscono nel vuoto, ma una forza che ha un fine, e deve servire allo sviluppo e all'affinamento dell'anima..."