La verticalità è una delle caratteristiche che ci permette di riconoscere un edificio in stile gotico, fra le tante architetture presenti in Italia, poiché si innalza verso l' alto quasi a voler sfidare il cielo. Contrariamente all'architettura romana e romanica, quella gotica appare estremamente agile, traforata, aerea e leggera.
Le chiese gotiche sono solitamente a tre navate e precedute da un portico, dotate di un profondo e corto transetto su cui si erge un lungo coro, in genere circondato da uno o più deambulatori percorribili, dai quali a sua volta si accede alle cappelle disposte attorno all'abside.

La prima architettura gotica italiana nasce dall'unione delle forme francesi a opera dei monaci cirstercensi. Il Gotico italiano, a dispetto di quello francese, tende ad equilibrare le superfici vuote e piene, conservando la muratura che fa da sostegno.
Il primo edificio con tali caratteristiche è la Basilica di S. Francesco ad Assisi, iniziata nel 1228 e conclusa nel 1280. La basilica sorge in una posizione elevata. La pianta è a croce commissa, e comprende due spazi distinti, posti su due diversi livelli: la Chiesa inferiore e la Chiesa superiore.
La Chiesa inferiore presenta un'unica navata di quattro campate, un transetto con i bracci voltati a botte e un'abside a pianta semicircolare con delle cappelle laterali. Entrando al suo interno si ha l'impressione di accedere ad una cripta dalle volte incombenti, e dai bassi pilastri tozzi e massicci. La Chiesa superiore, invece, pur ripetendo lo schema di quella inferiore, si svela inondata di luce.
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